Kaolin - Mélanger Les Couleurs
Come si capisce dal titolo sono entrata in possesso di uno degli album più attesi del 2006, o per lo meno più attesi dalle mie orecchie!

Che dire a riguardo... se inizialmente all'ascolto del singolo (Partons Vite) avevo avuto una terribile paura che come i muse potessero deludermi anche loro devo dire che mi sono sbagliata! Certo non siamo ai magni livelli di Allez, però è sicuramente una delle 10 migliori uscite dell'anno! Non voglio fare l'esagerata e sbilanciarmi di più comunque vedremo tra un paio di mesi quale sarà la sua piazza!
Con questo terzo album i Kaolin oltre ai già consciuti territori rock e pop si lanciano ad esplorare anche una certa atmosfera folk, ma andiamo con ordine!
Aprono Mélanger Les Couleurs i 52 secondi di delirio vocale di Beach Party: essenzialmente i virtuosismi canori di Guillaume si esauriscono tutti in questo pezzo, non ci troveremo davanti ad un'altra Que Tout Se Fasse. Si prosegue col singolo Partons Vite, decisamente più sopportabile nell'ambito dell'album, ascoltato da solo dava l'impresione di essere troppo pop e troppo acustico, non che il pop ed i brani acustici siano da me disdegnati ma le capacità dei Kaolin si esprimono sicuramente in arrangiamenti più particolari e più elettrificati. J'irai Mélanger Les Couleurs, la traccia che dà il nome all'album, è la prima canzone sopra le righe che viene incontro ai padiglioni auricolari dell'ascoltatore, non mancano mai di toccare anche tematiche politche i Kaolin come già avevano fatto in passato con Devant Ce Site, di solito queste tematiche sono solite urtare il mio sistema nervoso, ma i Kaolin sanno come scrivere una canzone del genere o forse il fatto che ne parlino in francese mi urta di meno non saprei dire... Perciò passiamo a Je Reviens! Qua si torna a sonorità piuttosto acustiche ed orecchiabili nelle quali si insinuano delicatamente ed imponentemente, a tratti, riff elettrificati e suoni saturi. E poi arriva il secondo incontro di livello: Cherche Des Poux. Chi sente la mancanza dei Kaolin di Allez eccoli di nuovo qua: riff elettrificati, chitarre ammalianti, voce delicata e sensuale che sa farsi potente al momento giusto, ritmi incalzanti. Si continua sempre a grandi livelli (e siamo già a 3) con la ballata Sur Le Coeur che strizza l'occhio a sonorità popolari. Sulla stessa linea folkloristica si muove anche Belle évidence, con alcune incursioni elettriche. E poi arriva Greta a deliziarci... ecco che i Kaolin sfoderano tutta la loro competenza strumentale che li accosta al post rock, ecco una traccia che concorre con Oublier Encore a conquistare il titolo di miglior pezzo dei Kaolin! Estremamente innovativa: sullo strumentale tipicamente post rock, sentiamo la voce di Guillaume recitare e sul finale in crescendo si stagliano dei cori di impronta folk. Club 35 riporta l'atmosfera alla normalità, si ritorna alle classiche melodie à la Kaolin di De Retour Dans Nos Criques, alla sequenza strofa-ritornello. Lilla Huset ci riporta alla mente la maggiore dote dei Kaolin: i loro strumentali di gran qualità, ispirati al post rock scozzese, 8 lunghi intensi minuti di paradiso uditivo. Si torna di nuovo ad atmosfere "alleziennes" (che conio cazzuto che ho fatto!) con Fais Semblant: la voce di Guillaume incalza ed ammalia muovendosi su un groviglio di suoni saturi e ritmiche coinvolgenti. Ci salutano in maniera soffusa i Kaolin, sulle note di J'insiste, ballata soffice e delicata, che ci porta in un'atmosfera da sogno, ci risveglia inondandoci con imponenti scariche elettriche, fino a rarefarsi nel silenzio.
Impressioni durante l'ascolto diretto. Dovrei farvi sentire Greta, ma siccome cono una kaoliniana old fashion ho deciso che vi lascerò nelle orecchie Cherche Des Poux... Bon Ecoute les jeunes! Ma vi lascio citando i nuovi: "J'insiste encore sur le fait que je t'aime, j'insiste encore sur le fait que je t'aime, j'insiste encore sur le fait que je t'aime, j'insiste encore sur le fait que je t'aime..." (Kaolin, Sur Le Coeur)

2 Comments:
sto ascoltando proprio ora.. bellobello!
Rimedia, donna.
Che poi rimedio io i Kaolin.
Appena esco dai suoni distruttivi in cui sono invischiato come un cardellino nel catrame.
Posta un commento
<< Home